Le attività di animazione previste nella Residenza Protetta sono rivolte a tutti gli ospiti che hanno la possibilità di parteciparvi. I momenti di svago vogliono offrire loro la possibilità di socializzare, di condividere tempi e spazi, di sorridere e di divertirsi per evitare l’isolamento e la chiusura.
Nel corso dell’anno, vengono svolte molteplici attività di animazione; si passa dal disegno al découpage, dalle letture ai giochi di gruppo e di memoria.
Una volta al mese, viene svolta la Festa dei compleanni e, una volta all’anno, vengono organizzate la Festa di carnevale, la Festa della Nonna Bisnonna, la Festa di Sant’Anna e la Festa di Natale.
Vengono programmate anche delle uscite al mercato di Foligno, al Parco dei Canapè, a Sassovivo, alla fiera di Foligno, al mare e al Lago Trasimeno.
La recettività della struttura residenziale dell’Opera Pia Bartolomei Castori è definita ai sensi delle vigenti disposizioni di Legge e dalle conseguenti autorizzazioni da parte della Regione dell’Umbria.
– La richiesta di ospitalità, nel limite della recettività prevista, viene accettata previa verifica dei requisiti di non autosufficienza da parte degli Organi preposti dalla ASL. Essi, accertata l’impossibilità dell’anziana di rimanere nel proprio ambiente familiare e sociale e verificati i criteri stabilenti la non autosufficienza, autorizzano l’ingresso nella Residenza Protetta, con le modalità giuridiche ed economiche previste dalle vigenti disposizioni di Legge.
L’iter prevede che il familiare o l’anziana, tramite l’Assistente Sociale del Distretto Sanitario di appartenenza, provveda a:
- inoltrare domanda di inserimento in Residenza Protetta; ad essa seguirà l’attivazione dell’UVG (Unità di Valutazione Geriatrica) che stilerà la valutazione socio-sanitaria volta a definire i requisiti ed il grado di non-autosufficienza dell’interessata.
- Conclusa la valutazione con parere positivo della Commissione, l’anziana sarà inserita in una graduatoria gestita dalla Sede Aziendale della ASL;
- L’ingresso sarà determinato dalla sua posizione in graduatoria, ovverosia l’anziana verrà chiamata ad entrare nella Struttura nel momento in cui risulterà primo in tale lista di attesa.
Dopo una prima valutazione da parte del Direttore Sanitario della Residenza Protetta, che effettua una visita al domicilio dell’ospite, il familiare o l’anziana sarà contattata dal personale della Struttura e dovrà prendere un appuntamento con:
- l’Assistente Sociale della Residenza Protetta al fine di conoscere i bisogni e la motivazione d’ingresso; in questo incontro verranno definiti insieme al personale sanitario le priorità sanitarie dell’ospite, compilata una cartella sociale dettagliata e una scheda di accoglienza volta ad informare il personale delle caratteristiche e delle esigenze specifiche dell’anziana. Verrà inoltre indicata la documentazione richiesta al momento dell’ingresso.
- Con l’Economo della Residenza Protetta al fine della stipula del contratto, la cui decorrenza avverrà dopo tre giorni dalla data in cui la Sede Aziendale della ASL comunica il nominativo del nuovo ingresso.
- L’ospite, o chi per lei, dovrà provvedere alla sottoscrizione della dichiarazione con cui asserisce di aver preso visione ed accettato integralmente il Regolamento della Residenza consegnatogli dall’Assistente Sociale.
All’atto dell’ammissione, viene redatta dal Direttore Sanitario la cartella sanitaria nominativa dell’ospite, la quale viene sottoposta a periodico aggiornamento dal personale sanitario, secondo le procedure previste dalle normative vigenti.
Tariffe nella residenza
Le tariffe di mantenimento praticate nella struttura residenziale sono stabilite con Delibera della Giunta Regionale per quanto concerne i posti convenzionati con il S.S.N. nei seguenti termini: la tariffa giornaliera è di
€ 97,66; è prevista una compartecipazione della retta da parte della ASL al 50% quale quota di integrazione-retta della parte sanitaria previo accertamento dello stato di non autosufficienza dell’utente.
La restante quota, ovvero € 48,83, è a carico dell’ospite. L’eventuale mancata copertura di detto 50% della retta con i redditi personali dell’anziana (pensioni o altro), resta a carico dei familiari e/o del Comune di appartenenza d’ospite, quale quota di integrazione-retta della parte sociale.